L’impatto dell’intelligenza artificiale sui ricavi dell’industria globale del turismo e dei trasporti può essere stimato tra i 180 e i 300 miliardi di dollari, dove, quelle imprese che sapranno intercettare in modo olistico le opportunità offerte dal digitale potranno aumentare i propri ricavi. Questo grazie a una sempre più sofisticata capacità di segmentazione dell’audience e quindi di personalizzazione dell’offerta, tramite lo sviluppo di nuovi servizi che facilitino i viaggiatori e una maggior efficienza degli operatori del settore che potranno risparmiare tempo nelle funzioni di back-office ed essere formati meglio e più velocemente.
Da questo punto di vista, è importante notare che già oggi il 63% degli utenti americani (contro il 43% degli indiani, il 30% di UAE e Saudi, e il 14% di italiani e tedeschi) ha programmato un viaggio utilizzando piattaforme basate sull’uso dell’intelligenza artificiale. Per le DMO, secondo i dati raccolti da Sojern con Digital Turism Think Tank, l’IA generativa avrà l’impatto maggiore sulla creazione di contenuti, essendo già molto utilizzata in questo senso, ma anche rispetto all’analisi dei dati e alle previsioni.
In un contesto in cui le DMO sono chiamate ad occuparsi non solo di destination marketing, ma soprattutto di destination managemen, qual è davvero il potenziale dell’IA? Qual è la prospettiva delle DMO italiane su questo tema?
Interverranno a discuterne in Sala Conferenze a Palazzo Reale:
Martina Riva, Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili, Comune di Milano
Patrik Romano, DG, Fondazione Bologna Welcome
Luca Caputo, DG, Fondazione Verona e Garda
Marcella Gaspardone: Turismo Torino e Provincia
Alessandra Priante, Presidente, ENIT
Gianluca Scavo, Presidente del Gruppo Turismo di Assolombarda
Fiorenza Lipparini, DG Milano & Partners