Alessandro Capozzo - Artist showcase
Cultura, arte e sport
Due installazioni indagano un terreno comune: lo spazio, visto come elemento immaginario, interpretato mediante elementi visivi generativi, sonori e testuali. Ma se in M0t3tu5 (2019) il testo è stato creato da una rete neurale istruita ad hoc, in Rosetta (2024) la micronarrazione sulla quale s’incardina l’opera è stata scritta dall’autore. Perché capita che le tecnologie siano più interessanti quando producono risultati imperfetti e alle volte si possa metterle da parte. Senza rimpianti.
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